Un grande vino si fa in vigna, frase tanto usata quanto vera: è per questo che l’impostazione produttiva è partita dall’analisi dei nostri terreni, per compiere quelle scelte agronomiche capaci di esprimere al meglio i diversi terroirs di Agostina Pieri.

A ciò si sono affiancati il graduale rinnovo del parco vitato e il cambio del sesto d’impianto, con il numero di piante per ettaro oggi assestato fra le 3.300 e le 4.500 unità. Sono 11 gli ettari in coltura specializzata, con altitudine compresa tra i 160 e i 230 metri s.l.m. e rese sui 70 qt/ettaro.

Si è inoltre deciso di mantenere distinte le cinque parcelle vitate esistenti, ognuna con le proprie peculiarità e destinata a una determinata etichetta. Le uve sono lavorate e conservate separatamente, a seconda del vigneto di provenienza e del vino che da questo verrà ottenuto.

Una scelta che viene di volta in volta operata a monte e da cui non ci si sposta: se dovessimo renderci conto che quella particolare massa non è in grado di garantire gli standard qualitativi voluti scatta automatico il declassamento a vino da tavola.